Alzheimer e RSA: quanto costa l’assistenza e perché molte famiglie possono ottenere il rimborso

Quanto costa realmente l’assistenza agli anziani non autosufficienti nelle RSA? E chi dovrebbe farsene carico?
Un recente articolo del Corriere della Sera ha riacceso i riflettori su un tema cruciale: il trattamento riservato agli anziani affetti da Alzheimer e ad altri pazienti con gravi patologie degenerative ospitati nelle Residenze Sanitarie Assistenziali. Secondo i dati riportati, in molte strutture RSA i costi a carico delle famiglie possono superare i 2.000 euro al mese, nonostante i pazienti ricevano cure che rientrano a pieno titolo nell’ambito dell’assistenza sanitaria, che dovrebbe essere a carico del Servizio Sanitario Nazionale.

Quando l’assistenza è sanitaria, non sociale

È proprio questo il nodo su cui si gioca una partita legale sempre più rilevante: quando le prestazioni erogate sono di tipo sanitario – come accade per i malati di Alzheimer, Parkinson o SLA – le famiglie non devono farsi carico delle rette. La Corte di Cassazione e il Consiglio di Stato lo hanno ribadito in numerose sentenze, affermando che non può essere scaricato sul cittadino un costo che, per legge, deve essere coperto dal sistema pubblico.

Eppure, in migliaia di casi, le famiglie sono state costrette a vendere case, utilizzare risparmi o indebitarsi per far fronte a queste spese. Ma oggi qualcosa sta cambiando.

Le vittorie legali aprono la strada ai rimborsi

Sentenza dopo sentenza, la giurisprudenza sta dando sempre più ragione ai familiari, riconoscendo il diritto a ottenere il rimborso delle somme versate per l’assistenza sanitaria in RSA.

Una delle pronunce più significative è la recente decisione del Tribunale di Grosseto (n. 152/2025) che ha condannato l’ASL al rimborso di oltre 100.000 euro a favore di una figlia che aveva pagato di tasca propria le rette per la madre affetta da Alzheimer. Un orientamento confermato anche dalla Cassazione n. 26943/2024 e dal Consiglio di Stato n. 3074/2025, che rafforzano il principio di inalienabilità del diritto alla salute e il dovere dello Stato di garantire l’assistenza sanitaria.

L’avvio di una nuova stagione di ricorsi

Alla luce di queste pronunce, si sta aprendo una vera e propria stagione di ricorsi. Sempre più famiglie stanno scegliendo di far valere i propri diritti per recuperare quanto indebitamente pagato negli anni. E in molti casi, il rimborso può riguardare anche periodi già trascorsi, grazie alla possibilità di far valere la prescrizione decennale.

Come ottenere il rimborso: la consulenza legale

Se hai un familiare affetto da Alzheimer o altra patologia neurodegenerativa ospitato in RSA, o se lo è stato negli ultimi anni, potresti avere diritto a un rimborso importante delle rette pagate. Il nostro team legale di Consulcesi & Partners ha già seguito con successo centinaia di casi, ottenendo risultati concreti per le famiglie coinvolte.

Offriamo una valutazione legale, con l’obiettivo di verificare la possibilità di avviare un’azione di rimborso sulla base della documentazione sanitaria e amministrativa.

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