Spesso diamo per scontato che, una volta andati in pensione, gli importi erogati dall’INPS siano corretti. Eppure, in 6 casi su 10 non lo sono. Periodi contributivi non riconosciuti, errori nei dati, coefficienti applicati in modo errato: sono solo alcune delle anomalie che, nel tempo, possono portare a ricevere una pensione più bassa del dovuto — anche di 200-300 euro al mese.
Ecco cosa emerge più spesso quando i nostri esperti analizzano le posizioni dei pensionati:
Spesso si tratta di errori “silenziosi”, che non vengono notificati e che solo una verifica puntuale può portare alla luce.
Rivedere la propria pensione non è solo una tutela, è un investimento sul proprio futuro e sulla propria serenità. Farlo oggi significa:
Recuperare arretrati per anni di contributi non considerati;
Aumentare l’importo mensile dell’assegno;
Evitare che errori si consolidino nel tempo;
Difendere un diritto acquisito ma non garantito automaticamente.
Con il servizio Ricalcolo Pensione di OK Pensioni non ti limiti a un controllo automatico. Un team di esperti previdenziali e legali analizza caso per caso, evidenzia eventuali criticità e, se necessario, ti assiste nella richiesta di ricalcolo all’INPS o nelle azioni legali per ottenere gli arretrati.
Come nel caso di un medico, assistito dal network legale Consulcesi & Partners, che ha ottenuto oltre 70.000 euro tra arretrati e TFR non versato correttamente.
Se hai il sospetto che la tua pensione non sia calcolata correttamente, o semplicemente vuoi esserne certo, il momento giusto per farlo è adesso.
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