A seguito della violazione reiterata da parte dei genitori delle misure di contenimento del contagio (distanziamento e utilizzo di mascherine) accertata dalla Polizia Municipale, il comune di Modena provvedeva ad escludere i due figli minori degli stessi rispettivamente dalla scuola d’infanzia e dall’asilo nido. I due genitori proponevano così ricorso al TAR dell’Emilia-Romagna per contestare la legittimità di tali provvedimenti.
Il TAR dell’ Emilia-Romagna con l’ordinanza n. 444 del 28/09/2021 non ha accolto l’istanza cautelare proposta dai ricorrenti, per il reintegro in qualità di esercenti la responsabilità genitoriale dei due figli minori, poiché ha ritenuto che gli stessi avessero violato il patto di Corresponsabilità, documento di natura contrattuale – firmato da genitori e studenti – che approfondisce i principi e le condotte che scuola, famiglia e alunni condividono e si impegnano a rispettare, anche al di fuori del contesto scolastico, al fine di contenere la diffusione – attraverso comportamenti consapevoli- dell’infezione da Sars Cov19.
L’emissione da parte del Comune di Modena di due distinti provvedimenti di esclusione dei bambini dalle strutture scolastiche comunali era stata decisa in quanto, in diverse occasioni i genitori – secondo quanto sarebbe emerso dalle segnalazioni della Polizia Municipale – avrebbero violato le misure di contenimento del contagio, parimenti contravvenendo agli obblighi stabiliti nel Patto di responsabilità sottoscritto dagli stessi e dalla Direzione scolastica che li impegnava “ad adottare, anche nei tempi e nei luoghi della giornata che il figlio non trascorre a scuola, comportamenti di massima precauzione circa il rischio di contagio”.
Il Tribunale, nella sua pronuncia, ha chiaramente ritenuto assolutamente prevalente l’interesse pubblico al contenimento del contagio ed a prescindere dalla natura giuridica del Patto violato lo stesso risulta ancorato alla tutela di fondamentali e inderogabili valori costituzionali (in primis artt. 2 e 32 Cost.) in considerazione della dimensione collettiva della salute basata sul principio di solidarietà, oltre che in armonia con lo stesso art. 2087 c.c. e art 7 d.lgs. 65/17.