Clausola di esclusivita’, in partenza i primi ricorsi. Avv. Galiano: «È una componente fissa, ingiuste le diminuzioni per chi è in ferie o malattia»

Le richieste di risarcimento vengono curate da Consulcesi & Partners in collaborazione con lo studio “De Berardinis e Mozzi”, inserito da Forbes tra i 100 studi legali più importanti d’Italia.

Sono in partenza le prime richieste di risarcimento per la non corretta remunerazione della clausola di esclusività per i dirigenti medici. Lo annuncia lo studio legale “De Berardinis e Mozzi”, che sta curando i ricorsi per conto di Consulcesi & Partners. «Alcune aziende sanitarie – spiega l’avvocato Ciro Galiano – ritengono che la clausola di esclusività sia una componente variabile della retribuzione, motivo per cui questa può essere sottoposta ad una diminuzione nel momento in cui il sanitario non presti attività, per motivi di salute o perché in ferie. L’idea che stiamo portando avanti con Consulcesi è quella che questa remunerazione vada considerata come una componente fissa, dovuta alla scelta da parte del dirigente sanitario di concedere le sue prestazioni ad una sola struttura. Per noi è dunque chiaro – continua Galiano – che questa esclusività debba essere pagata nella sua totalità. Tali segnalazioni sono giunte successivamente alla stipula del nuovo Contratto collettivo nazionale di lavoro della dirigenza medico-veterinaria. Noi non ravvisiamo che il nuovo CCNL possa aver modificato detto istituto».

L’opzione per l’esclusività del rapporto – chiarisce Galiano – comporta che il medico, possa esercitare la libera professione solo all’interno delle strutture sanitarie dell’Azienda di appartenenza (attività intramoenia o intramuraria). L’indennità di esclusività è una voce aggiuntiva della retribuzione della dirigenza medica volta a qualificare l’esclusività del rapporto e, per tale ragione deve essere corrisposta per intero.

«Da diverse Regioni d’Italia ci sono arrivate segnalazioni di questo tipo – spiega ancora l’avvocato Galiano –. Stiamo analizzando le varie situazioni ma riteniamo che ci siano buone possibilità di vittoria perché la nostra tesi, giuridicamente, è più che sostenibile. In più, esiste una giurisprudenza molto consolidata in ambito giuslavorista. Esiste un parere della Conferenza Stato-Regioni che è favorevole alla nostra interpretazione. C’è inoltre una giurisprudenza ormai consolidata nel diritto privato che potrebbe essere mutuata anche nel diritto pubblico».

Non è la prima tipologia di caso che lo studio cura per conto di Consulcesi & Partners: «La nostra collaborazione – spiega ancora l’avvocato Galiano – va avanti da molto tempo. Gestiamo per lo più attività di consulenza, giudiziale o stragiudiziale, per quanto riguarda la dirigenza medica sanitaria. Abbiamo curato molte cause che vanno dal riconoscimento di ferie o permessi ad ambiti di natura più complessa, e magari sistematica, che riguardano situazioni di mobilità volontaria o obbligatoria da parte dei dirigenti medici che vengono spostati da un’azienda ad un’altra. C’è un filone che stiamo sviluppando, sempre con Consulcesi, che riguarda la possibilità di individuare una tutela per i dirigenti medici che abbiano svolto, per tanti anni, incarichi di struttura complessa per cercare di dare loro un giusto riconoscimento economico che al momento la giurisprudenza della Cassazione sta negando».

Lo studio “De Berardinis e Mozzi” ha di recente vinto due importantissimi riconoscimenti: il premio “Legal Community” e l’inserimento, da parte della rivista Forbes, nell’elenco dei 100 studi legali più importanti d’Italia. «Noi ci occupiamo esclusivamente di diritto del lavoro – spiega l’Avvocato Vincenzo Mozzi –. Da alcuni anni si è pensato di adottare un profilo di natura più internazionale e per questo, circa due anni fa, abbiamo stretto una “Alliance” con lo studio Castaldi & Partners, con sedi a Parigi, Milano, Lione, Londra e Bruxelles. Abbiamo, quindi, creato questa sinergia con i colleghi giuslavoristi dello studio Castaldi & Partners – continua Mozzi – per cercare vicendevolmente nuove opportunità di lavoro. Questa partnership ha contribuito al riconoscimento del premio “Legal Community” lo scorso 30 settembre. Senza dubbio, questo premio ha dato ancor più visibilità alla nostra attività professionale, permettendoci anche di essere inseriti dalla rivista Forbes tra i cento studi legali più importanti d’Italia».

 

Fonte: Sanita’ Informazione

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