Il Tribunale di Pisa, con la sentenza n. 1070/25, ha riconosciuto il rimborso totale delle rette RSA versate per un paziente affetto da Alzheimer, confermando che tali costi devono essere interamente sostenuti dal Servizio Sanitario Regionale.
La decisione nasce dal ricorso del figlio del degente, che aveva contestato la legittimità del contratto di ospitalità alla luce dei più recenti orientamenti giurisprudenziali.
Il giudice ha richiamato i DPCM del 2001, il DPCM LEA 2017 e le più recenti sentenze della Cassazione, ribadendo che l’Alzheimer richiede prestazioni socio-sanitarie ad elevata integrazione sanitaria, quindi totalmente gratuite per le famiglie. Nel caso esaminato, la documentazione clinica dimostrava una condizione di grave non autosufficienza con necessità di cure continuative, rendendo il contratto nullo. La RSA dovrà quindi restituire 11.761 euro, senza più alcuna pretesa economica verso l’erede.
