È bastato un rapido sguardo al cedolino di agosto per far sorgere il dubbio: “Ma il rimborso del 730 dov’è finito?”
Decine di migliaia di pensionati in questi giorni si stanno facendo la stessa domanda. Dopo aver inviato correttamente la dichiarazione dei redditi e atteso fiduciosi, si ritrovano con un importo identico – o addirittura inferiore – al mese precedente. Nessun conguaglio, nessun accredito extra.
Il problema? Potrebbe non essere solo un “ritardo estivo”. Spesso dietro l’assenza del rimborso si nascondono blocchi, errori contributivi o controlli fiscali. Ma c’è di più: questo piccolo campanello d’allarme può rivelare anomalie più profonde nel calcolo della pensione stessa.
Ecco cosa sta succedendo davvero, cosa puoi fare e perché verificare subito la tua posizione con OK Pensione può salvarti da brutte sorprese.
Secondo una stima dei nostri partner previdenziali in Italia 6 pensioni su 10 calcolate male. In molti ricevono meno del dovuto, spesso si tratta di 300/400 in meno al mese e dunque migliaia di euro che molti pensionati rischiano di perdere. Per questo è sempre opportuno verificare che la propria pensione sia calcolata correttamente, a maggior ragione quando gli importi tendono ad oscillare per bonus, adeguamenti, compensazioni, trattenute e appunto rimborsi del 730.
Il servizio OK Pensione di Consulcesi & Partner è la tua tutela previdenziale.
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