Partiche commerciali scorrette: AGCOM sanziona Sky Italia S.r.l.

L’ AGCOM (Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni) ha duramente sanzionato Sky Italia S.r.l. per pratiche commerciali scorrette attuate nei confronti della sua clientela durante il periodo di sospensione delle manifestazioni sportive dovuto al lockdown per Covid 19.

I comportamenti illegittimi di Sky

Il procedimento ha riguardato i comportamenti assunti nei riguardi dei clienti titolari dei pacchetti di abbonamento, Sky Calcio e/o Sky Sport, e consistono:

  1. nel mancato riconoscimento della rimodulazione e/o del rimborso automatico dei canoni mensili dei pacchetti, dal momento in cui gli eventi sportivi in diretta sono stati sospesi e sino alla ripresa degli stessi;
  2. nell’adozione dello “sconto coronavirus” omettendo di fornire o fornendo in modo inadeguato e/o intempestivo informazioni in merito alla sussistenza dello sconto, alle modalità ed ai tempi per aderirvi;
  3. nell’imporre ostacoli alla fruizione dello “sconto coronavirus” da parte dei clienti interessati.

Le motivazioni della sanzione

Con riferimento alla pratica sub a), l’Autorità ha evidenziato che Sky, a fronte della impossibilità sopravvenuta dell’esecuzione della prestazione oggetto del contratto non ha provveduto in forma automatica e di propria iniziativa, senza la necessità di una richiesta da parte dei clienti, a rimodulare e/o rimborsare i canoni riferiti agli abbonamenti Sky Calcio e/o Sky Sport, per tutto il periodo di sospensione della trasmissione degli eventi sportivi in diretta, con conseguente violazione del canone di diligenza professionale richiesto dal Codice del Consumo.

Gli effetti di questa pratica hanno quindi coinvolto sia  clienti che si sono trovati “ costretti a rimanere vincolati all’abbonamento nell’attesa di una futura ripresa degli eventi sportivi sospesi a causa dell’emergenza sanitaria, continuando a pagare come prima per la fruizione di un’offerta fortemente impoverita”, sia quelli che, in mancanza della “rimodulazione dei ratei da parte di Sky, hanno deciso di recedere dal contratto per non continuare a pagare come prima per la fruizione di un’offerta fortemente impoverita”. Rispetto alla pratica sub b), l’Autorità ha concluso affermando che Sky “ha omesso e/o fornito in modo non adeguato e intempestivo informazioni in merito alla sussistenza, alle modalità ed ai tempi di fruizione dello “Sconto coronavirus” sui canoni mensili dei pacchetti sportivi Sky Calcio e/o Sky Sport, inducendo i destinatari ad assumere una decisione commerciale che non avrebbero altrimenti preso. Difatti, gli abbonati Sky titolari dei suddetti pacchetti, non essendo stati adeguatamente e tempestivamente informati in merito alla sussistenza stessa dello Sconto, sono stati posti nella condizione di non poterlo richiedere o di poterlo richiedere solo in ritardo con un conseguente svantaggio economico a loro danno.

Infine, riguardo alla pratica c) è stato rilevato che Sky avrebbe imposto ostacoli alla fruizione della “sconto coronavirus” a parte dei clienti interessati, avendo peraltro consentito l’adesione alla promozione soltanto con la procedura on line, senza prevedere alcuna alternativa, escludendo peraltro da questa iniziativa i clienti che avevano disdetto l’abbonamento prima del lockdown, ma con effetti da prodursi successivamente.

La sanzione complessiva è stata complessivamente di 2 milioni di euro.

 

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