Contesto
È quanto accaduto alla Dott.ssa Carla, coinvolta in un procedimento di rivalsa per danno erariale promosso dalla Corte dei Conti, dopo il decesso di un paziente. Un’accusa pesante, fondata su presunte responsabilità per colpa grave nella gestione del caso clinico. Grazie all’intervento tempestivo del team legale di Consulcesi & Partners, il caso ha preso una piega diversa: ricostruzione puntuale dei fatti, contestazioni tecniche solide e strategia difensiva su misura hanno portato a un risultato decisivo. La Corte ha rigettato ogni addebito e riconosciuto persino le spese di lite.
Il caso
Nel luglio 2023, la Procura Regionale del Veneto ha citato in giudizio, dinanzi alla competente Corte dei Conti, alcuni medici dipendenti di un’azienda sanitaria, chiedendone la condanna al rimborso di oltre 160 mila euro. L’importo, da ripartire tra i professionisti secondo le rispettive quote di responsabilità, era legato a un presunto caso di colpa grave per il decesso di un paziente. L’azienda sanitaria aveva infatti già risarcito i familiari della vittima, ritenendo — sulla base di pareri specialistici raccolti nella fase di valutazione del rischio — che vi fossero profili di responsabilità medica connessi a un errore diagnostico. L’errata individuazione della patologia avrebbe infatti compromesso le possibilità di sopravvivenza del paziente, che sarebbero aumentate in presenza di una diagnosi corretta e di un tempestivo trattamento farmacologico. Allertata dalla notifica dell’atto giudiziario, la Dott.ssa Carla si è rivolta tempestivamente al team legale di Consulcesi & Partners per comprendere la natura dell’azione avviata, valutarne i rischi e individuare la strategia difensiva più efficace. La risposta è stata immediata: l’analisi preliminare ha evidenziato i punti deboli dell’azione contabile promossa e definito il percorso legale da seguire.
Problema legale
Il contenzioso ha toccato sia profili procedurali che aspetti sostanziali relativi alla richiesta di rivalsa per colpa grave avanzata nei confronti del medico. L’obiettivo della Procura era ottenere dalla Corte dei Conti una condanna al rimborso pro quota dell’importo liquidato agli eredi del paziente a titolo di risarcimento.
La responsabilità per danno erariale si fonda sull’art. 28 della Costituzione, secondo cui i dipendenti pubblici sono responsabili — penalmente, civilmente e amministrativamente — degli atti compiuti in violazione di diritti. L’art. 18 del D.P.R. n. 3/1957 stabilisce inoltre l’obbligo, per i dipendenti pubblici (incluso il personale del SSN), di risarcire l’amministrazione per danni derivanti da violazioni dei doveri d’ufficio. La Legge n. 24/2017 (cd. “Legge Gelli”) ha introdotto una disciplina specifica per i sanitari del pubblico impiego: se una struttura pubblica sostiene spese per risarcire danni a un paziente, il Pubblico Ministero presso la Corte dei Conti può esercitare l’azione per dolo o colpa grave contro il dipendente responsabile.
Azione intrapresa
Il team legale di Consulcesi & Partners ha:

Ricevuto e preso in carico con urgenza la richiesta della Dott.ssa Carla

Esaminato l’atto giudiziario notificato

Raccolto informazioni preliminari sul caso clinico
Successivamente
Il team legale di Consulcesi & Partners ha:

Verificato l’iter procedurale seguito dalla Procura

Identificato, già nella prima consulenza, solidi motivi per opporsi alla richiesta erariale

Acquisizione della documentazione sanitaria necessaria alla definizione della difesa
Esito
A seguito dell’istruttoria, durante la quale la difesa della Dott.ssa Carla ha potuto presentare puntuali contestazioni anche di natura tecnico-scientifica, la Corte dei Conti ha respinto ogni accusa. Il Collegio ha rilevato: l’assenza di un nesso causale tra la prestazione sanitaria contestata e il decesso del paziente l’insussistenza di negligenza o imperizia nel percorso diagnostico-terapeutico adottato Pertanto, nessuna responsabilità è stata riconosciuta in capo alla professionista. La Corte ha inoltre condannato la stessa Azienda Sanitaria alla liquidazione delle spese di lite, riconoscendo alla dottoressa un importo di quasi 2.000 euro.

Parere legale
“Le richieste di rivalsa per danno erariale possono comportare conseguenze rilevanti per il personale sanitario, sia in termini economici che di carriera. È quindi fondamentale non sottovalutare alcun segnale di rischio e agire con tempestività, affidandosi a professionisti esperti del settore. Solo così è possibile costruire una difesa efficace e, come nel caso della Dott.ssa Carla, ottenere il pieno proscioglimento da ogni accusa.”