Con la sentenza n. 347/2025 del 17 ottobre, la Corte d’Appello di Ancona ha condannato la gestione liquidatoria di un’azienda sanitaria al pagamento di oltre 50 mila euro a favore di un medico pensionato, riconoscendogli l’indennità per ferie non godute e ore eccedenti lavorate durante il servizio.
La decisione arriva dopo un lungo contenzioso, concluso con la pronuncia di cassazione e rinvio (sent. n. 1880/2025), e si fonda sui principi ormai consolidati della Corte di Cassazione, secondo cui le ferie retribuite sono un diritto fondamentale e irrinunciabile del lavoratore. L’onere di provare di aver consentito la loro fruizione grava sul datore di lavoro, che deve dimostrare di aver invitato formalmente il dipendente a utilizzarle, pena la perdita del diritto.
Nel caso specifico, l’Azienda non ha fornito alcuna prova in tal senso: la Corte ha quindi riconosciuto 230 giorni di ferie maturate e non godute, oltre a 33 ore eccedenti, per un totale di 50.747 euro in favore dell’ex dirigente medico.
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Ferie non godute ed ore eccedenti: oltre 50 mila euro al medico pensionato – Ferie Non Godute






