Ferie non godute: medico ottiene oltre 12.500 euro dall’ex azienda

Un altro medico anestesista ottiene dal Tribunale del Lavoro – questa volta quello di Teramo – il pagamento dell’indennità per 83 giorni di ferie non godute, maturate in gran parte negli anni precedenti alla cessazione del rapporto. Il professionista, dimessosi volontariamente dopo aver vinto un concorso presso una nuova azienda, si era visto negare dall’ex datore di lavoro la monetizzazione delle ferie, invocando il divieto previsto dal D.L. 95/2012.

Costretto a ricorrere al giudice, il medico ha ottenuto una decisione favorevole, anche perché l’azienda sanitaria è rimasta contumace. Il tribunale ha richiamato la normativa europea e la giurisprudenza della Corte di Giustizia, secondo cui il diritto alle ferie retribuite è fondamentale e il lavoratore ha diritto all’indennità sostitutiva se non ha potuto fruirne per cause non imputabili a lui. Inoltre, il datore di lavoro deve dimostrare di aver messo il dipendente in condizione di usufruire delle ferie, informandolo adeguatamente delle conseguenze della mancata fruizione.

Nel caso concreto, il medico aveva più volte richiesto di andare in ferie, ottenendo dinieghi per carenze di organico, mentre l’azienda non ha provato di aver adottato alcuna misura per garantirne la fruizione. Per questo il Tribunale di Teramo ha condannato l’ente al pagamento di oltre 12.500 euro, oltre alle spese legali.

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