Il Garante Privacy ha comminato una sanzione da 12 mila euro a una Casa di Cura romana dopo un’ispezione che ha rilevato gravi irregolarità nella gestione del dossier sanitario elettronico.
Sono emerse criticità nella configurazione dei profili di autorizzazione, nell’assenza di log completi degli accessi, nella gestione inadeguata dell’oscuramento dei dati sensibili e nel mancato rispetto del diritto del paziente a conoscere chi consulta il proprio dossier.
L’Autorità ha imposto alla struttura misure correttive per riorganizzare i privilegi di accesso e attivare funzioni software più sicure e controllate.
Il provvedimento rappresenta un segnale chiaro anche per piccole farmacie e studi medici, che devono assicurare:
- Accessi limitati e ben configurati,
- Sistemi di monitoraggio e registrazione degli accessi,
- Massima trasparenza verso i pazienti,
- Formazione continua del personale.
Adeguarsi al GDPR non è solo un obbligo: è un modo per proteggere i pazienti, aumentare la fiducia, evitare sanzioni e migliorare la sicurezza delle informazioni trattate.
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