La legge di bilancio 2026 segna un passo importante per i caregiver familiari, introducendo un Fondo strutturale dedicato a chi assiste quotidianamente parenti non autosufficienti. Il Fondo partirà con 1,15 milioni di euro nel 2026 e crescerà fino a 207 milioni annui dal 2027, destinati a definire chiaramente la figura del caregiver e a fornire strumenti di supporto economico e organizzativo. Sebbene le risorse siano ancora limitate rispetto ai bisogni reali, si tratta di un primo passo verso una normativa stabile e riconosciuta.
Parallelamente, il Fondo Alzheimer e Demenze, già previsto per il triennio 2024-2026 con 34,9 milioni di euro, sostiene la continuità assistenziale e interventi innovativi nelle regioni, dalla diagnosi precoce ai trattamenti psicoeducazionali e alla telemedicina, favorendo indirettamente il ruolo del caregiver.
Negli ultimi anni, i governi hanno promosso misure economiche e organizzative per alleggerire il carico familiare, integrando servizi domiciliari, semiresidenziali e tecnologie innovative. L’uso della tele-riabilitazione e dei programmi psicoeducazionali ha reso più uniforme e efficace la cura, valorizzando il caregiver come attore centrale nell’assistenza a persone fragili.
Questo percorso normativo è iniziato con la legge di bilancio 2018 e si è evoluto fino alla proposta 2026, che punta a creare una disciplina organica del caregiver, garantendo continuità, diritti e strumenti concreti di sostegno.
