L’Agenzia delle Entrate ha pubblicato le specifiche per accedere al bonus mobili ed elettrodomestici, qui di seguito vi riportiamo gli elementi più rilevanti.
Detrazione Irpef del 50% per l’acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici di classe non inferiore alla A+ (A per i forni), destinati ad arredare un immobile oggetto di ristrutturazione.
La detrazione spetta per l’acquisto di mobili: letti, armadi, cassettiere, librerie, scrivanie, tavoli, sedie, comodini, divani, poltrone, credenze, materassi, apparecchi di illuminazione (escluso l’acquisto di porte, pavimentazioni (per esempio, il parquet), tende e tendaggi, altri complementi di arredo).
La detrazione spetta per l’acquisto di elettrodomestici di classe energetica non inferiore alla A+ (A o superiore per i forni e lavasciuga), come rilevabile dall’etichetta energetica. L’acquisto è comunque agevolato per gli elettrodomestici privi di etichetta, a condizione che per essi non ne sia stato ancora previsto l’obbligo.
Rientrano nei grandi elettrodomestici, per esempio: frigoriferi, congelatori, lavatrici, lavasciuga e asciugatrici, lavastoviglie, apparecchi per la cottura, stufe elettriche, forni a microonde, piastre riscaldanti elettriche, apparecchi elettrici di riscaldamento, radiatori elettrici, ventilatori elettrici, apparecchi per il condizionamento.
Possono portarsi in detrazione anche le spese di trasporto e di montaggio dei beni acquistati.
L’art. 58, comma 1, della legge di bilancio (n. 178/2020) prevede che l’agevolazione possa essere richiesta anche per gli acquisti effettuati nel 2021, ma esclusivamente se correlati ad un intervento di ristrutturazione edilizia iniziato dopo il 1° gennaio 2020.
Per ottenere il bonus è necessario che la data dell’inizio dei lavori di ristrutturazione preceda quella in cui si acquistano i beni. Non è fondamentale, invece, che le spese di ristrutturazione siano sostenute prima di quelle per l’arredo dell’immobile.
Tipologia di interventi:
Anche i condomini hanno diritto, pro quota, alla detrazione per l’acquisto dei beni acquistati per arredo delle parti comuni.
Per ricevere il bonus, le spese sostenute devono essere riportate nella dichiarazione dei redditi (modello 730 o modello Redditi persone fisiche) e può essere richiesta unicamente dal contribuente che usufruisce della detrazione per le spese di intervento di recupero del patrimonio edilizio.
Questo significa che se le spese per la ristrutturazione dell’immobile sono sostenute da un soggetto diverso a quello che, invece, assume la spesa per l’elettrodomestico il bonus non è reclamabile da nessuno dei due.
Il bonus è invocabile anche se il contribuente ha optato per la cessione del credito o lo sconto in fattura per gli interventi di ristrutturazione dell’immobile.
La detrazione del 50% viene calcolata su un massimo di euro 16.000,00 di spese sostenute per l’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici.
La detrazione deve essere ripartita tra gli aventi diritto in dieci quote annuali di pari importo.
Per poter accedere al bonus, i pagamenti devono essere eseguiti con bonifico o carta di credito.
Non è consentito pagare con assegni bancari, contanti o altri mezzi di pagamento.
La detrazione è ammessa anche se i beni sono acquistati con un finanziamento a rate, a condizione che
la società che eroga il finanziamento paghi il corrispettivo con le stesse modalità prima indicate e il
contribuente abbia una copia della ricevuta del pagamento.